Intanto si lavora in Ciclofficina con RiCiclO


E su altri progetti e idee per una scatto fisso e una contropedale






Intanto si lavora in Ciclofficina con RiCiclO
E su altri progetti e idee per una scatto fisso e una contropedale
Vacanza di famiglia, quest’anno a pedali, sette giorni in bici tra il 16 e il 27 agosto. Ci orientiamo sulla ciclovia Aida, Alta Italia Da Attraversare, progetto di Fiab a cui mi sono interessato durante l’inverno 2019 e che nel frattempo ha prodotto una guida cartacea (Aida Est, Ediciclo Editore), le tracce GPX e una app ufficiale, che ho trovato utile quando non indispensabile.
Domenica 16, partiamo per Verona dove ci incontriamo col Gallo ed Elena per una cena prepartenza propiziatoria. Bella serata, e dopo i saluti rientriamo in auto in albergo. O almeno questa era l’idea, ma al primo incrocio sbaglio la svolta e prendo il marciapiede, taglio la gomma posteriore e resto lì, sbigottito, a contemplare il capolavoro. E adesso? Torniamo in albergo in bici? Ma no, svuotiamo il bagagliaio e montiamo il ruotino d’emergenza. Peccato che al primo dado mi si spezza la chiave sotto i piedi… Va bene, rientriamo in bici, porco di qui, porco di là, prepariamo tutto e ci facciamo in notturna la prima minipedalata della vacanza: dal centro di Verona alla profonda periferia sud.
Il giorno dopo, sbrigata la pratica gomma-auto-meccanico locale, si parte! Puntiamo l’Arena e da lì seguiamo i cartelli e l’app diretti a Vicenza. A parte il temporale e qualche chicco di grandine a Soave va tutto bene, ma la partenza tardiva e il meteo ci costringono a fermarci a Montecchio Maggiore, qualche km prima del finale di tappa.
Vicenza la intravediamo all’ora di pranzo del giorno dopo, pranziamo alla “Gabbia dei matti” e proseguiamo senza intoppi fino a Padova, che mi sorprende per gli ampi spazi urbani e la ciclabilità diffusa.
Mercoledì 19 puntiamo Venezia, dove arriviamo percorrendo la ciclabile del ponte sulla laguna pieni di curiosità, e sollevati dallo scampato pericolo sui mega raccordi di Mestre a causa dei passaggi ciclabili introvabili…
Due giorni di Bike Park per goderci la città a piedi e poi ripartiamo diretti a Treviso, una bella tappa lungo il Sile ma con troppe forature: la sera cambio i copertoni e in un niente trasformo la Chiorda in una vera bici da randonnée!
Sabato 22 la tappona madre: Treviso Pordenone, 88km per fortuna con poco sterrato e senza il vento contrario che ci ha accompagnato spesso nei giorni scorsi.
Da lì a Udine e poi l’ultima tragica tappa (con rientro parziale da Cormons in treno) fino a Trieste, dove ci fermiamo un paio di giorni.
Giovedì 27 torniamo a Verona in treno, recuperiamo l’auto e rientriamo a casa.
Belle le tappe, stupende le città. Piacevole il contrasto tra l’ambiente agricolo/naturale dei percorsi e quello urbano delle soste.
Ecco le tappe in dettaglio su Strava:
Sabato 01/08/2020, Legnano Aviatico con la Wolter, giornata memorabile: con 35 gradi forse la lana non è stata una grande idea…
Percorso
Primavera-estate 2020, si pedala con la mascherina: qualche foto e i percorsi delle uscite preparatorie in vista della vacanza sui pedali che ci aspetta in agosto.
05/07/2020 – Tornavento Malvaglio Arconate
(1° parte)
(2° parte)